Il più delle volte la causa è riconducibile a poppate troppo distanziate o troppo brevi, a intervalli di tempo lunghi tra una poppata e l’altra, e quindi a una rimozione del latte inadeguata rispetto alla velocità con cui viene prodotto. Questo può avvenire ad esempio all’inizio dell’allattamento, dopo la montata lattea, quando il seno deve ancora calibrare la produzione di latte sui bisogni effettivi del bambino o quando vi siano interferenze che impediscono al bambino di attaccarsi spesso al seno (ad esempio somministrazione di aggiunte, uso del succhiotto, allattamento a orari anziché a richiesta), o anche quando il bambino comincia a integrare le poppate di latte con altri tipi di alimenti o inizia a dormire più ore di fila la notte allungando i tempi tra una poppata e l’altra.
Altre cause possono essere una posizione scorretta del bambino al seno, l’uso di reggiseni o altri indumenti troppo stretti, una compressione continua sullo stesso punto del seno con le dita, ad esempio mettendo le dita a “forbice” per sostenere il seno, o le spalline del marsupio/fascia portabebé o della tracolla della borsa. Anche la presenza di ragadi non curate può portare a infezioni e quindi a mastiti. In alcuni casi un’alimentazione non bilanciata, con eccessiva assunzione di grassi saturi, e troppo stress e attività stancanti possono portare ad avere dotti ostruiti, ingorghi o mastiti.
La miglior cosa da fare, al comparire dei primi sintomi, è quella di sdraiarti a letto insieme al tuo bambino e riposare, lasciando libero accesso al seno al tuo piccolo, di modo che si attacchi di frequente e lo dreni bene.
In tutti questi casi non è mai necessario sospendere l’allattamento, anzi l’attacco frequente del bambino ti aiuterà a risolvere in modo più celere il problema e a far passare il dolore. Nel caso tu debba assumere dei farmaci è possibile verificare che siano compatibili con l’allattamento.
Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.